La nuova pubblicità del gruppo torinese ci ricorda cosa significhi essere umani
C’è un piacere speciale nel gustare una tazza di caffè. Ed è un piacere che è fatto di gestualità e sensazioni che sono autenticamente umane.
La nuova campagna pubblicitaria internazionale di Lavazza “Pleasure makes us human” ci rammenta che l’arte di preparare e degustare un buon caffè è uno dei piccoli-grandi piaceri della vita. Concedersi una “pausa caffè” dal ritmo frenetico imposto dagli sviluppi tecnologici in cui siamo immersi significa recuperare parte della dimensione umana più profonda.
Protagonista del nuovo film di Lavazza è Luigi, un robot che ricorda un po’ R2-D2 di Star Wars e un po’ l’umanissimo WALL•E della Disney-Pixar. Lavazza non è nuova nel portare in scena alcune macchine da caffè animate: pensiamo alle iconiche caffettiere senzienti Carmencita e Caballero, indimenticabili protagoniste di Carosello negli anni del boom economico.
Luigi è la loro evoluzione: un sensibile robot umanoide creato per preparare e servire caffè a colleghi umani. Tra questi, la spassosa coppia hollywoodiana degli attori Steve Carell (star della fortunata serie “The Office”) e John Krasinski (indimenticabile interprete della serie “Jack Ryan”).
Nello spot alcune persone in ufficio e il collega robot Luigi interpretano in modo delicato e ironico l’eterno dualismo uomo-macchina. L’interazione è armonica e mai conflittuale, mediata dal piacere del caffè che anche Luigi avrebbe desiderio di provare, un’esperienza così amata dai colleghi umani.
Pleasure makes us human è una campagna internazionale multicanale a episodi che è volta a riposizionare globalmente il brand Lavazza e che viene lanciata con un primo teaser digitale di 90”. In Italia, la campagna è online sui canali digital di Lavazza, supporatata dalla partnership con l’agenzia media Wavemaker.
Il jingle scelto per la pubblicità è un’immediatissima cover del celebre brano degli anni ’50 “Que sera, sera” di Ray Evans e Jay Livingston.